Le riserve naturali marine dell’Alto Salento
Il Salento e le sue bellezze
Quando si parla di Salento non possiamo non pensare immediatamente alle spiagge mozzafiato che impreziosiscono le sue coste. Ma oltre al mare cristallino ed alle spiagge di sabbia bianca finissima, la zona si fa apprezzare per le sue riserve naturali marine davvero affascinanti.
In realtà, esse sono dislocate in diversi punti del Salento. Possiamo menzionare il parco naturale di Porto Selvaggio, a Nardò, una vasta porzione di pineta che cresce per circa 7 km di costa e che arriva fino ai bordi della scogliera a picco sul mare.
“Le Cesine” sono un’area protetta del WWF particolarmente interessanti per gli amanti del bird-watching, per via degli uccelli migratori che fanno tappa in questo posto durante il loro percorso tra l’Africa e l’Europa.
L’Alto Salento è la zona più accessibile di questo territorio meraviglioso, e si distingue per le sue spiagge con i fondali bassi e l’acqua turchese, con le dune di sabbia tappezzate dalla macchia mediterranea. Visto la bellezza incomparabile di questi posti, non è un caso che la ricerca di case vacanze Puglia sia così frequente.
Ma andiamo a conoscere meglio da vicino le due riserve naturali marine dell’Alto Salento: Salina dei Monaci e la Riserva del Fiume Chidro a San Pietro in Bevagna.
Salina dei Monaci
Salina dei Monaci si trova all’interno della riserva naturale di Torre Colimena, un’area ampia circa 1000 ettari che accoglie al suo interno diversi posti spettacolari.
Questa zona è di grande interesse floristico. Ospita infatti diverse piante tipiche della macchia mediterranea, tra cui il mirto, la ginestra spinosa ed il cisto, i cui odori freschi e pungenti penetrano l’aria circostante. La Salina è il paradiso per gli amanti del bird-watching. Qui vengono infatti a trovare riparo e nutrimento fenicotteri rosa, gru, germani reali ed altri volatili.
La riserva è separata dal mare da un lembo di spiaggia del mare. E’ il posto perfetto per meditare e ritrovare serenità, qualità che solo la natura incontaminata e l’equilibrio degli elementi possono ridonarci.
Il fiume Chidro
Il fiume Chidro è il secondo fiume più importante del Salento, una terra rinomata per la sua aridità. Scorre sottoterra per circa 10 km per poi affiorare in un punto conosciuto come “Il cratere”.
L’acqua che sgorga è fredda e cristallina, e prima di riversarsi nel mare dà origine a tre laghetti naturali. Lungo le sue rive vengono a trovare riparo diverse specie di uccelli, un po’ come avviene nell’area della Salina dei Monaci.
Fare un bagno nelle acque del fiume per poi arrivare al mare è utile per chi ha problemi di circolazione o per chiunque desidera fare un bel bagno tonificante.
La magia ed il fascino del posto hanno contribuito a dare origine a diverse fantasiose leggende, tra cui quella che vedrebbe San Pietro piangere lungo le sue rive, amareggiato per aver tradito Gesù. Le sue lacrime si sarebbero poi trasformate in modo miracoloso in conchiglie. Questa credenza ha spinto gli abitanti locali del passato a raccogliere le conchiglie del fiume venerandole come reliquie del santo.