Quali paesi hanno l’economia più forte?

il nuovo e il vecchio modello di economia globale

Per molti anni l’economia globale ha preso i materiali che ci forniva la terra li usava e poi gli scarti li buttava, un modello che sicuramente con il tempo avrebbe raccato danno sia a noi che alla stessa terra dove viviamo. Negli anni sempre di più abbiamo visto come l’inquinamento  e la diminuzione sempre più grave delle risorse hanno spinto le economie mondiali ad un nuovo modo di pensiero promuovendo cosi un economia di crescita con zero sprechi dove il primo a beneficiare è proprio la società mondiale e non solo di un solo stato. Wuestas economia si chiama economia circolare, cioè un economia non come prima che era a senso unico ma un economia dove le materie si possono riutilizzare anche quando non vengono più utilizzate. Nel 2015 l’Europa ha tradotto questa economia con un risparmio di 7 miliardi di dollari per tute le imprese europee. Sicuramente questo è solo il primo piccolo passo che può fare l’europa per salvare l’economia mondiale e anche il nostro pianeta terra. Con questo nuovo ragionamento di economia si cerca di portare anche un serie di nuove imprese da aprire e posti di lavoro sempre disponibili per l’operaio che cerca lavoro.

Obbiettivi di alcuni stati mondiali per l’economia

Uno degli stati membri dell’europa come la Finlandia ha preso a cuore questa economia circolare, questo potrebbe portare 2, 3 fino a 3,5 miliardi di dollari di valore aggiunto all’economia della Finlandia, Questo sicuramente non basta perché il loro obbiettivo è quello di diventare leader nell’economia circolare globale. Un’altro paese che segue le orme della Finlandia è oltre oceano e questo è proprio il Canada, dove sta spingendo sempre di più per questa economia circolare e pensate che nel 2017 hanno concordato di fare un piano dove assicurare un futuro senza più rifiuti.  

i Paesi luminari con obbiettivi senza eguali

Uno dei Paesi più all’avanguardia sono proprio i Paesi Bassi che si sono dati l’obbiettivo che entro il 2050 avranno un sistema circolare totale. Ci saranno ben cinque settori sotto la lente di ingrandimento come la biomassa, plastica, industria manifatturiera,beni e consumi, cibo e l’edilizia. Un’altro stato che si è dato degli obbiettivi interessanti che per certi versi ti fanno anche un pò sorridere è la Scozia che si è prefissata un economia circolare verso i settori della birra, dell’industria e del Wiskhy, ridendo e scherzando questa economia circolare potrebbe far risparmiare costi per 6, 5 miliardi di dollari all’anno grazie a questo approccio che sempre più paesi prendono in considerazione. Questo stato si è pure adoperato per migliorare la gestione dei rifiuti nell’edilizia  e nel settore delle costruzioni quindi questo per aumentare il riutilizzo delle attrezzature nelle infrastrutture energetiche. I paesi dell’Ocse rappresentano solo il 17% della popolazione mondiale globale  ma producono il 63% del pil globale, la disparità si vede eccome mettendo a confronto l’Africa che sostiene il 17% della popolazione mondiale ma contribuisce solo per il 3% del pil globale. anche se questo continente ha riserve petrolifere e gase un enorme potenziale per la produzione dell’energia solare non sfruttata al massimo.